Giovan Battista Carpi

Giovan Battista Carpi (Genova, 16 novembre 1927 - Genova, 8 marzo 1999)
Viene unanimemente considerato il primo autore Disney italiano in assoluto. Il suo valore come disegnatore e il suo perfezionismo, la vastità dell'opera, non solo in campo disneyano, e la sua cura del dettaglio ne fanno una delle figure più illustri nel panorama fumettistico italiano.

Carpi inizia giovanissimo a frequentare lo studio del pittore Giacomo Picollo. Alcuni anni più tardi (1945), il giovane maestro genovese realizza il logo per la rivista Faville e idea la famiglia Serafini, sua prima creazione di una lunga serie.

Due anni più tardi è a Milano, dove fa alcune esperienze nell'animazione presso lo studio dei fratelli Pagot (I fratelli Dinamite, primo lungometraggio europeo a colori) e pubblica il suo primo fumetto, Celestino al centro della Terra, per la rivista Giornalino del Carroccio. Nel 1953 approda alla Mondadori: Carpi cerca sempre di disegnare storie e personaggi suoi propri, e quindi, incontrando Mario Gentilini, l'allora direttore di Topolino, per scoraggiarlo gli propone, per sé, un alto stipendio, che però Gentilini stesso rilancia offrendogli il doppio. Carpi non può rifiutare e il 18 ottobre dello stesso anno, sul n. 42 degli Albi d'Oro debutta la sua prima storia, inchiostrata da Giulio Chierchini, Paperino e il suo fantasma, su testi di Guido Martina. Con Chierchini collaborerà fino al 1955, per poi iniziare ad inchiostrare da solo le sue tavole.

Il suo primo stile ricorda un po' Taliaferro, un po' Barks, ma solo col tempo Carpi riuscirà a trovare uno stile personalissimo e particolare, quello stile dinamico e forte che, soprattutto nelle storie dei paperi, riuscirà a mantenere fino alla fine della sua carriera. Pur se, comunque, i migliori risultati stilistici li ottiene con Paperino e co., resterà comunque profondamente legato al mondo di Topolino, la cui prima storia sarà Topolino e il pesce cannibale, sempre inchiostrata da Chierchini, edita in prima battuta sul n. 14 degli Albi d'Oro del 1954.

Carpi, comunque, non dimentica la sua vena indipendente, e nel luglio 1955 fa il suo esordio Nonna Abelarda, creata sempre in tandem con Chierchini, e che due anni più tardi si trasferirà nel reame di Bancarotta come governante del principe Soldino. Sempre del '55 è l'esordio di Geppo, il diavolo buono, una vera e propria mosca bianca nell'inferno.

A questi due vanno aggiunti poi la cornacchia Chico, il trapper Raviolo Kid, i girovaghi del Medioevo Salvatore e Chitarrone, Beniamino Clorofilla e Zero, oltre al gigante Gargantua, di Rabelais, ripreso da Carpi nel 1979 e a Dodo, uccello estinto realizzato per Airone Junior, rivista che poi prese il nome del suo personaggio principale.

Dopo le prime storie, finalmente nel 1956 Carpi riesce ad inchiostrare una sua storia, Paperino e la corsa del baleno, mentre poi è il primo a disegnare Gambadilegno senza la tipica protesi lignea degli esordi (Astralpippo n.9999!, su Topolino nn.234 e 235 - 1960). Ha poi il terribile fardello di disegnare la copertina di Epoca realizzata per onorare la scomparsa di Walt Disney: era il 15 dicembre 1966.