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Guido Crepax

Nato a Milano nel 1933, Guido Crepax crea la sua prima storia a fumetti a dodici anni.
Laureatosi in architettura, preferisce dedicarsi alla grafica pubblicitaria, realizzando campagne per Shell, Campari, Esso, Standa, Rizzoli, Dunlop e successivamente Terital, Iveco, Fuji, Breil e Honda. Nel 1965, grazie alla rivista Linus, torna ai fumetti per creare il personaggio che l’ha reso noto in tutto il mondo: Valentina, una delle poche eroine del fumetto, l’unica che sia invecchiata con il suo autore.
Meticolose e raffinate sono le sue trasposizioni a fumetti di alcuni classici della letteratura (da Emanuelle all’Histoire d’O, da Justine a Venere in pelliccia, da Dracula a Frankenstein, dal Dottor Jeckyll a Giro di Vite, da Poe a Kafka). Complessivamente ha realizzato oltre 5.000 tavole a fumetti e i suoi libri sono stati pubblicati in circa 200 edizioni nelle principali lingue conosciute.
In 40 anni d’attività ha fatto anche centinaia di illustrazioni per giornali, copertine di dischi, complementi d’arredo, la moda e il design. Ha lavorato anche per il teatro e realizzato decine di litografie.
Numerose le mostre personali che gli hanno dedicato in Italia e all’estero. Di lui hanno scritto Roland Barthes, Alan Robbe-Grillet, Umberto Eco e molti altri. Inventare giochi da tavolo è stato il suo passatempo. Ci ha lasciati il 31 luglio 2003.

"Crepax è un ottimo narratore; sa che l’immagine deve essere viva, raccolta in un lampo per non allentare mai la sus-pense. Sa che tutto deve essere ricono-sciuto immediatamente (i personaggi, gli oggetti, le intenzioni, i gesti) perché la logica voluttuosa della narrazione possa schiudersi subito, facilmente, nel lettore."
Roland Barthes

"Con Crepax cambiava il senso del tempo nel fumetto, ovvero il rapporto tra spazio e tempo... due inquadrature potevano suggerire contemporaneità, come se il lettore voltasse rapidamente la testa da una parte e dall’altra di una scena, cogliendo nello stesso istante due particolari diversi"
Umberto Eco