Il Signor Rossi

Il personaggio nacque nel 1960, quando Bruno Bozzetto, frustrato e scontento perché la giuria del "Gran Premio Bergamo Internazionale del Film d'Arte e sull'Arte" aveva rifiutato una delle sue produzioni, decise di farlo a pezzi e immediatamente approfittò della sua esperienza per riproporla nel primo corto del Personaggio: "Un Oscar per il signor Rossi". Bozzetto creò il personaggio del Signor Rossi come personificazione dell'italiano medio dell'epoca, in un paese che viveva un boom economico senza precedenti, ma dove allo stesso tempo, si iniziavano a notare i primi inconvenienti del progresso: solitudine, mancanza di comunicazione, lavoro eccessivo, inquinamento, alienazione, nevrosi.
In questo modo, Bozzetto, sempre con l'indispensabile collaborazione di Guido Manuli, la sua mano destra, inizia a produrre una serie di cortometraggi che vedono come protagonista il Signor Rossi attraverso una serie di esperienze che caratterizzavano la trasformazione economica dell'Italia degli anni sessanta: va a sciare, va in vacanza al mare, compra una macchina... ogni episodio risulta un eccezionale ritratto sociale della sua epoca, sempre da una prospettiva marcatamente ironica quasi amara in alcuni momenti.
La musica dei suoi corti, che è sempre stata considerata di speciale importanza da Bozzetto, è curata, in un primo momento dal musicista jazz milanese Paolo Tomelleri e successivamente da Franco Godi, creatore della sigla più famosa del Signor Rossi: Viva la Felicità.
Nel 1976 si associa con la casa di produzione tedesca Halling Film per produrre tre lungometraggi che vedono il Signor Rossi come protagonista. Maurizio Nichetti e Manuli si occuperanno del progetto; lo stesso Bozzetto ammise di aver lasciato il lavoro nelle loro mani perché era immerso nella produzione di uno dei suoi film, il lungometraggio a tecnica mista Allegro non troppo. Il personaggio acquista, dunque, voce; si incorporano altri personaggi secondari come il suo fedele cane Gastone; i disegni si fanno progressivamente più psichedelici e le storie perdono gran parte del loro cinismo per orientarsi definitivamente verso il pubblico infantile.
Fu con questa serie di film, trasmesse in televisione a partire dalla fine degli anni '70, che il personaggio ottenne un successo più ampio, specialmente in Italia, Spagna e Germania, dove si creò un grande interesse intorno a tutto ciò che riguardava il personaggio in questione.
Il signor Rossi morì bruciato nel film Allegro non troppo, (come piccola vendetta, secondo ciò che lo stesso Bozzetto ammetterà in seguito), per resuscitare misteriosamente in quella che sarà poi la sua ultima apparizione: Le vacanze del Signor Rossi, si vide per l'ultima volta in televisione nello Spot della CIG Gas del 1991. Nonostante diverse voci riguardo ad un possibile nuovo film di animazione in 3D del Signor Rossi, Maurizio Nichetti ha affermato che non si farà più nessun film avente tale personaggio come protagonista.
Memorabile è anche la trasmissione di Rai Uno "I problemi del signor Rossi" andata in onda dal 1981 al 1985 e condotta da Luisa Rivelli, che trattava come tema le truffe e l'informazione per i consumatori.