Geppo

Geppo, il diavolo buono è il protagonista di una serie di albi a fumetti portato al successo dalle Edizioni Bianconi per quasi 40 anni, che ha visto i natali dalla matita di Giulio Chierchini che lo disegnò nel 1954 in una sola ed unica storia per la rivista Trottolino.

Il personaggio viene ripreso nel 1955 da Giovan Battista Carpi e disegnato in una decina di storie per il mensile Volpetto.

Con l'arrivo di Pier Luigi Sangalli alle Edizioni Bianconi, Geppo passa nelle sue mani per la realizzazione di storie destinate al mensile Soldino e, a partire dal 1961, su una pubblicazione tutta sua. Sangalli, che ne era già lo sceneggiatore, cura la trasformazione grafica del personaggio disegnandolo per 7 anni consecutivi.

Dal 1968 Geppo passa a Sandro Dossi, che lo disegna con nuovi particolari morfologici, con sceneggiature sue e di Alberico Motta fino agli anni '90, apportando ulteriori modifiche alla grafica dei personaggi. Ancora Sangalli è sceneggiatore e disegnatore di nuove storie a partire dal 1996.
Geppo è un diavolo buono, in origine un angelo sfortunato che svenendo cadde all'inferno al momento della ribellione di Satana: tramutatosi così in diavolo, vive all'inferno dove, diversamente da tutti gli altri diavoli, cerca di soccorrere ed aiutare i dannati dei vari gironi infernali, finendo spesso a contrastare il volere del capo dell'inferno, Satana, che invece vorrebbe farne un diavolo cattivo come tutti gli altri. In un'altra storia, Geppo scoprì che doveva essere portato in Paradiso dalla cicogna quando era ancora in fasce per diventare un angelo, ma quest'ultima, alcolizzata, venne corrotta da Satana, al quale lo cedette in cambio di un fiasco di vino.

Geppo come diavolo è proprio un vero fallimento: in una storia, provò a fare delle cattive azioni usando i suoi poteri infernali, ma le tre azioni "malvagie" che apparentemente sembravano un capolavoro di cattiveria, risultarono per sua sfortuna azioni benefiche.