La Grande Vadrouille (Tre uomini in fuga)

Estate 1941: durante la missione "Tea for Two", sopra la Parigi occupata, un bombardiere della Royal Air Force viene abbattuto dalla contraerea tedesca. L'equipaggio, formato da Sir Reginald (soprannominato "Big Moustache"), Peter Cunningham ed Alan McIntosh è costretto, dopo aver stabilito come luogo di ritrovo i bagni turchi, a paracadutarsi, disperdendosi in diversi punti della capitale: il primo atterra in uno zoo e viene prontamente soccorso dal guardiano; il secondo rimane appeso poco sopra un ponteggio sospeso dove sta lavorando l'imbianchino Augustin Bouvet e con il quale dovrà darsi alla fuga dopo aver accidentalmente imbrattato di vernice un ufficiale delle SS; il terzo atterra sull'edificio dell'Opéra National de Paris, dove trova rifugio nello studio del maestro Stanislas Lefort, impegnato in quel momento alla prova generale per il galà serale a cui assisteranno importanti esponenti nazisti.


Poiché né Cunninghan né McIntosh sanno parlare francese, e temendo proprio per questo di essere scoperti, chiedono ai propri salvatori di andare ai bagni turchi per incontrare gli altri compagni; qui Sir Reginald si mette d'accordo con i due su come scappare. All'Opéra, però, McIntosh viene scoperto ed al ritorno il maestro viene accusato di favoreggiamento: deve pertanto ritenersi da quel momento agli arresti.
Quella sera scatta l'"Operazione McIntosh": mentre Lefort dirige, nella sala rimbomba una forte esplosione. Approfittando della calca venutasi a formare, il maestro sfugge ai soldati facendosi trascinare come prigioniero da Sir Reginald e Bouvet travestiti da alti ufficiali tedeschi: nella fuga incontrano McIntosh in abiti femminili ed insieme a lui scappano attraverso le fogne. Da qui riescono a scappare sino alla stazione ferroviaria di Parigi, ma perdono il treno per Le Chalon sul quale li attendeva Cunningham. Rubano dunque un furgoncino delle poste e si dirigono verso la loro destinazione, ma presto la benzina si esaurisce; Sir Reginald e McIntosh rubano allora il camion di un convento lì vicino e ripartono. Qui conoscono una giovane suora che li aiuterà fino alla fuga finale, ed intanto riescono a forzare un posto di blocco tedesco.
Sul treno, Cunningham si tradisce davanti ad un ufficiale tedesco: catturato, viene interrogato alla stazione di Vougeot. Nel frattempo Bouvet e Lefort hanno raggiunto un albergo sicuro a Le Chalon, dove vengono forniti di abiti della polizia militare tedesca; maldestramente arrivati a Vougeot, vengono anch'essi catturati. Qui però Sir Reginald e McIntosh riescono, con un'azione di sabotaggio, a liberare tutti i propri commilitoni ed amici, ed a scappare assieme alla giovane suora prima conosciuta verso un piccolo campo d'aviazione, inseguiti dalla guarnigione tedesca.


Nel finale del film, riescono ad agganciare due alianti ad una vecchia automobile, che viene avviata con l'acceleratore bloccato: essa precipita in una scarpata al bordo del campo, permettendo agli alianti di sganciarsi e planare con successo verso la zona libera, nonostante i tentativi delle truppe tedesche di abbatterli.


Il film esce il primo dicembre 1966 e nel giro di pochi mesi polverizza tutti i record d'incassi registrati fino ad allora in Francia. Alla fine raggiunge l'incredibile cifra di 17.227.000 spettatori. Bisognerà attendere il 1998 e il Titanic di James Cameron perché il record sia battuto.Tre uomini in fuga è rimasto per più di 40 anni il maggiore successo della storia della cinematografia d'oltralpe. Un classico nel vero senso della parola, quindi, che raggiunge regolarmente alti ascolti di pubblico ogni volta che viene trasmesso in televisione nazionale e rimane una delle più amate e più viste di tutte le commedie francesi.