Louis De Funès

Louis de Funès (vero nome: Louis Germain de Funès de Galarza) è nato Courbevoie il 31 luglio 1914 e morto a Nantes il 27 gennaio 1983.
È tutt'oggi considerato uno degli attori più amati di Francia e senz'altro il più citato e "rivisto" dagli appassionati.
La sua filmografia è sterminata e costellata di successi straordinari.

La sua famiglia apparteneva alla nobiltà di Siviglia (con discendenza dai Marchesi di Galarza): il padre, Carlos Luis de Funès de Galarza (1871-1934) esercitava la professione di avvocato, diventando in seguito "diamantaio", mentre la madre Léonor Soto Reguera (1878-1957) si occupava della famiglia. Il 27 aprile 1936 Louis sposò in prime nozze Germaine Louise Elodie Carroyer (1915-2011), dalla quale ebbe un figlio, Daniel Charles Louis (nato il 12 luglio 1937).
Dopo il divorzio, avvenuto il 13 novembre 1942, il 20 aprile 1943 sposò in seconde nozze Jeanne Augustine Barthélèmy, pronipote di Guy de Maupassant (1914- 2015) nel IX arrondissement di Parigi. Da lei ebbe due figli: Patrick Charles (nato il 27 gennaio 1944), medico radiologo e Olivier de Funès (nato l'11 agosto 1949), comandante pilota dell'Air France.
Divenne pianista, e fece buon uso di questa capacità in alcuni dei suoi film quali Colpo grosso ma non troppo (Le Corniaud), Chi ha rubato il presidente? (Le Grand Restaurant), e Beato fra le donne (L'Homme Orchestre), e aveva una buona conoscenza del cinema del suo tempo.

Cimentatosi inizialmente nel teatro, malgrado le brevi apparizioni fu notato presto per la sua vena comica, in particolare da Sacha Guitry che ingaggiò de Funès diverse volte. Gli aspetti principali della comicità di de Funès erano la sua abilità nel mimare e fare smorfie, il carattere prorompente e insistente nell'esprimere emozioni od opinioni, la capacità di rappresentare la collera, di emettere grugniti e rumori, di gesticolare in maniera vivace.

Negli anni cinquanta cominciò a farsi conoscere grazie a film come Ah! Les belles Bacchantes e Il montone a cinque zampe, ove affiancò i più grandi attori dell'epoca, ma anche La legge del più furbo (1957, dove interpretò il ruolo del bracconiere che elude puntualmente l'occhio vigile di una guardia forestale, e che gli valse il titolo di migliore comico attuale).

Tuttavia dovette aspettare il 1964 per diventare davvero famoso con Una ragazza a Saint-Tropez, prima pellicola della serie dei Gendarmi. Appena due mesi più tardi, trionfò ancora nel ruolo di un rappresentante delle forze dell'ordine, l'ispettore Juve, in Fantomas 70, accanto a Jean Marais e Mylène Demongeot. Mentre il successo tra il grande pubblico cresceva sempre più, alla fine del 1964 girò Colpo grosso ma non troppo di Gérard Oury, in cui apparve accanto a Bourvil. Nel 1966 fu la volta di Tre uomini in fuga, sempre con Bourvil, il film francese che detenne il record del più gran numero di biglietti venduti al botteghino in Francia (17 milioni) fino all'arrivo del film Titanic di James Cameron del 1998. Nello stesso periodo, De Funès ritornò al teatro.
A fine novembre del 1971 iniziarono le rappresentazioni di Oscar al teatro del Palais-Royal, in cui De Funès recitò quasi tutte le sere fino al settembre del 1972, salvo un'interruzione estiva. Nel marzo 1973, comparve in Le folli avventure di Rabbi Jacob, che uscì il 18 ottobre dello stesso anno. Subito dopo, si trovò nuovamente sul palcoscenico al Théâtre des Champs-Élysées. Fino al 25 aprile 1974, recitò quasi duecento volte la pièce di Jean Anouilh, La Valse des Toréadors (Il valzer dei toreador), che fu la sua ultima apparizione teatrale. Da quel momento, si concesse un periodo di riposo nel castello di famiglia della moglie, situato presso Le Cellier, nel dipartimento della Loira Atlantica e si occupò molto di giardinaggio, rifiutando di intraprendere qualsiasi altro impegno prima delle riprese - che si prevedevano faticose - del successivo film di Gérard Oury, Le Crocodile, previste per il maggio del 1975 e nel quale avrebbe dovuto interpretare la parte di un dittatore sudamericano.

Ma nel marzo del 1975, mentre la fase di pre-produzione de Le Crocodile era già a buon punto, fu vittima di un infarto che lo fece rinunciare definitivamente agli impegni teatrali. Anche la sua carriera cinematografica ne risultò compromessa, dato che gli assicuratori non volevano più sostenere i rischi delle riprese di un altro film, finché Claude Zidi, il regista de L'ala o la coscia? (1976), riuscì ad ottenere un'assicurazione per due settimane di riprese.

Louis de Funès recitò ancora in alcuni film, come La Zizanie con Annie Girardot (1978), e Il gendarme e gli extraterrestri (1979). Nel 1980 realizzò una versione cinematografica di una commedia di Molièresecondo la propria interpretazione personale. Fu così che L'avaro raggiunse il grande schermo, anche se non ebbe che un modesto successo. Nello stesso anno Jerry Lewis gli consegnò di persona il César alla carriera.

Nel 1981 girò una trasposizione cinematografica del romanzo La Soupe aux choux di René Fallet, insieme a Jean Carmet e Jacques Villeret. La sua carriera giunse al termine l'anno seguente, con Le Gendarme et les gendarmettes, quando il 27 gennaio 1983 fu vittima di un altro infarto che gli risultò fatale. È sepolto al cimitero di Le Cellier. Gli venne dedicato anche il film Papy fait de la résistance (1983), in cui doveva avere il ruolo del fratellastro di Adolf Hitler, ma dopo la morte improvvisa fu sostituito da Jacques Villeret.